venerdì 7 marzo 2025

MATRIX

 




MATRIX - Lauren Groff -

recensione a cura di Monica Manino

 

Inghilterra, 1158.

Marie, figlia illegittima della casa reale, viene bandita dalla corte dalla regina Eleonora d'Aquitania, alla quale è legatissima, e confinata in un monastero di clausura.

L'abazia ha conosciuto giorni migliori. Ospita un piccolo gruppo di donne imbruttite dalla solitudine, dagli anni di isolamento, dispettose le une con le altre, molte invecchiate tra quelle mura, alcune gravemente malate.

Marie però ha la luce giusta negli occhi per vedere la potenzialità di quel luogo, le possibilità di crescita e anche di potere che vi sono celate.

E così prende le redini della situazione e, allontanandosi sempre più dal clero locale, costruisce un'impresa che la porterà verso l'indipendenza personale e farà dell'abazia il cuore pulsante di una nuova realtà, di un nuovo progetto.

Sarà un luogo nel quale ogni donna avrà il proprio ruolo e l'opportunità di risplendere.

Il mondo esterno però non è pronto per accogliere quel sogno tutto al femminile. E così emergono invidie, pettegolezzi, curiosità morbose, illazioni, finanche accuse di stregoneria.

Marie dovrà prendere atto che sogni e realtà spesso sono inconciliabili, che il potere acquisito può essere conservato solo a caro prezzo, che la passione può essere pericolosa.

La vita nel convento, isolato da un labirinto che lo circonda, appare tutt'altro che semplice, forse anche più complicata rispetto a quanto accade all'esterno e non sarà facile per Marie mantenere il controllo sulle sue consorelle, un gruppo eterogeneo di donne credenti, reiette, bastarde, cadette, sole al mono, gettate via come cose inutili, ma pur sempre radiose nella loro unicità.

Il romanzo, vincitore del premio Joyce Carol Oates 2022, racconta il sogno utopico di un mondo al femminile, guidato da una donna forte e ambiziosa: la badessa Marie, figura straordinaria, soprattutto se rapportata al suo tempo. un'anima ribelle e innamorata della vita.

Tra speranze, sacrifici, anche fallimenti, le ospiti dell'abazia trasformeranno la realtà nella quale il Mondo le ha rinchiuse in un'incredibile opportunità.

Ognuna di loro potrà coltivare i propri doni esprimendo al meglio le caratteristiche che le rendono creature uniche. Il tutto sotto lo sguardo visionario di Marie. L'abazia dimessa diventa così un polo ricco, prestigioso, di cui si narra non solo in patria ma anche all'estero. Un luogo sicuro nel quale le donne sono protette da quel mondo che le vuole sottomesse, oggetto della prepotenza degli uomini.

La narrazione della Groff è del tutto particolare. Nessun dialogo, nessuna apparente interazione tra personaggi, nessuna espressione in prima persona. Solo il racconto filtrato dagli occhi di Marie. Uno stile ardito, una scelta rischiosa ma vincente, che affascina il lettore. Una stoia che scorre veloce, pagina dopo pagina, e avvolge con la potenza delle protagoniste e della loro umanità.

Nel giorno che celebra le donne e il loro coraggio consiglio a tutti questo fantastico viaggio nel tempo e nella femminilità che da sempre, a dispetto della durezza del Mondo, crea speranza e vita.

 Buona lettura e auguri a tutte le lettrici!


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2022

 


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