La ragazza del mare - Alberto Vázquez Figueroa -
recensione a cura di Patrizia Zara
Non lasciatevi ingannare dalla copertina, più adatta a un romanzo Harmony –
senza nulla togliere a quest’ultimo genere – che al romanzo di Figueroa.
"La ragazza del mare" non è una storia contrastata di struggente
amore fra una lei bellissima, ma calpestata, e un tormentato lui, ricco e
affascinante.
Il romanzo di Figueroa, capitatomi per caso e letto quasi per gioco, per non
appesantire le vacanze di Natale, si è rivelato una narrazione piacevolissima e
avvincente. Protagonisti sono l’isola magica di Lanzarote, nelle Canarie, il
suo mare cristallino e le vicende della famiglia di pescatori Perdomo, con la
loro goletta battezzata Isla de Lobos, costruita dal vecchio avo Ezechiele e
intrisa della sua anima.
È una storia di buoni e cattivi che si intreccia alle superstizioni degli
abitanti di un’isola dimenticata dal mondo, capaci di creare infiniti universi
con la sola potenza della loro immaginazione.
Un’isola in cui il mare è un amico/nemico e le montagne di lava infernale di
Timanfaya fanno da sfondo suggestivo e minaccioso. Qui i Perdomo scandiscono
pacificamente le loro vite, in armonia con le forze della natura, lontano dalle
guerre e dagli orrori del mondo oltre l’oceano.
Ma, come si sa, la pace non può durare per sempre, e il male, sempre dietro
l’angolo, si presenta prepotentemente nelle vesti di Don Mattia Quinteno.
Yaiza, la figlia minore dei Perdomo, è una creatura di magica bellezza, figlia
della dea Elegbà, una fanciulla eccezionale che attira i pesci, placa gli
animali feroci, consola gli ammalati e conquista il favore dei morti. Vi
trascinerà in una storia dal profumo di salsedine e dal sapore di sale.
Vi confesso – ormai, con voi amici e amiche, lo faccio sempre – che non
conoscevo l’autore spagnolo. È stata una piacevole sorpresa scoprirlo con
"La ragazza del mare".
Infatti, la narrazione è fulminante, avvincente e, come ho scoperto
documentandomi dopo la lettura, definita dalla critica fosforica, ossia
luminosa, trasparente e cristallina come il mare baciato dai raggi del
sole.
Come non essere d’accordo? Io, figlia di un’isola bagnata dal mare e bruciata
dal sole, non posso che riconoscere in questo romanzo qualcosa di molto più
profondo di una banale e interminabile telenovela.
Non posso non consigliare "La ragazza del mare" come una lettura
piacevolmente distensiva, capace di offrire un’evasione leggera ma mai
superficiale.
Una curiosità: le opere di Figueroa hanno influenzato stilisticamente grandi
scrittori spagnoli, tra cui il celebre Carlos Ruiz Zafón.
"Perché non può continuare tutto uguale?"
Sebastiano emerse dal buio e si sedette accanto a lei, accendendosi lentamente,
come sempre, una sigaretta.
"È il prezzo che dobbiamo pagare per diventare adulti."
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 1986
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