giovedì 30 gennaio 2025

ATTI UMANI

 




Atti umani – Han Kang

recensione a cura di Lilli Luini


Siamo in Corea del Sud, in una città di nome Gwangju nella primavera1980. Dopo il colpo di stato, in tutto il paese vige la legge marziale. Il giorno 18 maggio un corteo di studenti scende in piazza a chiedere la revoca dei provvedimenti e maggiori libertà. Il dittatore ordina all’esercito di aprire il fuoco ed è una carneficina. Da quel momento, scoppia l’insurrezione che per dieci giorni l’esercito soffocherà con omicidi, percosse, arresti e torture. Le vittime si contano nell’ordine delle migliaia.

La scrittrice premio Nobel 2024 ci racconta tutto questo in un romanzo polifonico in cui dà voce ai morti, ai torturati e ai sopravvissuti. Si comincia con il quindicenne Dong-ho che si reca nella palestra dove vengono ammucchiati i cadaveri alla ricerca di quello del suo amico. Quando si trova di fronte l’orrore, decide di rimanere e aiutare altri volontari a occuparsi di quelle povere salme, ripulirle dal sangue, renderle presentabili e riconoscibili per i parenti che li cercano.  Sono “atti umani” i suoi, nell’accezione positiva dell’aggettivo. Ma sono atti umani, cioè compiuti dall’uomo, anche quelli dei carnefici. Nel seguito della narrazione ascolteremo il ragazzo che ci dice come è morto e come il suo corpo sia stato gettato come spazzatura, le volontarie nella palestra come sono state torturate e segnate per sempre, la madre di Dong-Ho ci conduce nel buio della ricerca del figlio. L’autrice dà voce anche a sè stessa, nell’ultimo capitolo, in cui rievoca i suoi ricordi e parla della sua ricerca per poterne scrivere.

Detto tutto questo, è evidente che si tratta di un romanzo durissimo. I primi due capitoli ci conducono in un pozzo nero di orrore che ti si attacca addosso. Ho voluto sapere tutto, ho cercato anche il film che rievoca la vicenda dell’unico reporter occidentale che sia riuscito ad arrivare a Gwangju e a documentare il massacro.

Questa totale immersione la provoca la scrittura di Han Kang, che è semplicemente fantastica. Tagliente, spietata eppure lirica, come solo una grande della letteratura sa fare.

Un libro importante e necessario anche per squarciare il velo dell’omertà, perché per decenni il massacro è stato soffocato nel silenzio, sperando in un oblio che sarebbe stato un ulteriore sfregio per le vittime. 


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2023

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