Atti umani – Han Kang –
Siamo in Corea del Sud, in una città di nome Gwangju nella
primavera1980. Dopo il colpo di stato, in tutto il paese vige la legge
marziale. Il giorno 18 maggio un corteo di studenti scende in piazza a chiedere
la revoca dei provvedimenti e maggiori libertà. Il dittatore ordina
all’esercito di aprire il fuoco ed è una carneficina. Da quel momento, scoppia
l’insurrezione che per dieci giorni l’esercito soffocherà con omicidi,
percosse, arresti e torture. Le vittime si contano nell’ordine delle migliaia.
La scrittrice premio Nobel 2024 ci racconta tutto questo in
un romanzo polifonico in cui dà voce ai morti, ai torturati e ai sopravvissuti.
Si comincia con il quindicenne Dong-ho che si reca nella palestra dove vengono
ammucchiati i cadaveri alla ricerca di quello del suo amico. Quando si trova di
fronte l’orrore, decide di rimanere e aiutare altri volontari a occuparsi di
quelle povere salme, ripulirle dal sangue, renderle presentabili e
riconoscibili per i parenti che li cercano.
Sono “atti umani” i suoi, nell’accezione positiva dell’aggettivo. Ma
sono atti umani, cioè compiuti dall’uomo, anche quelli dei carnefici. Nel
seguito della narrazione ascolteremo il ragazzo che ci dice come è morto e come
il suo corpo sia stato gettato come spazzatura, le volontarie nella palestra
come sono state torturate e segnate per sempre, la madre di Dong-Ho ci conduce
nel buio della ricerca del figlio. L’autrice dà voce anche a sè stessa,
nell’ultimo capitolo, in cui rievoca i suoi ricordi e parla della sua ricerca
per poterne scrivere.
Detto tutto questo, è evidente che si tratta di un romanzo
durissimo. I primi due capitoli ci conducono in un pozzo nero di orrore che ti
si attacca addosso. Ho voluto sapere tutto, ho cercato anche il film che
rievoca la vicenda dell’unico reporter occidentale che sia riuscito ad arrivare
a Gwangju e a documentare il massacro.
Questa totale immersione la provoca la scrittura di Han
Kang, che è semplicemente fantastica. Tagliente, spietata eppure lirica, come
solo una grande della letteratura sa fare.
Un libro importante e necessario anche per squarciare il
velo dell’omertà, perché per decenni il massacro è stato soffocato nel
silenzio, sperando in un oblio che sarebbe stato un ulteriore sfregio per le
vittime.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2023
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