venerdì 31 gennaio 2025

IL CENSIMENTO DEI RADICAL-CHIC

 





Il censimento dei radical-chic – Giacomo Papi -

recensione a cura di Francesca Tornabene

 

La cultura è una scommessa sul fatto che alla fine ci si possa capire. Per questo da fastidio".

Copertina interessante. Titolo enigmatico ed evocativo. Le note a piè di pagina una trovata strepitosa e divertente.
L'incipit è la vetrina di un misterioso giallo da risolvere.
Tutto inizia con l'uccisione di un intellettuale.

Una storia paradossale che offre diversi spunti di riflessione su diversi temi come la politica, la cultura, la morte, il dubbio.

Un testo ironico, acuto e divertente. Un viaggio lungo 141 pagine.

Un mondo, non molto lontano dal nostro, ma che lo scrittore racconta con intelligenza e fantasia.

Un mondo in cui il cibo è diventato l'unico connettore sociale.

L'ignoranza è diventata una scelta e ha preso il sopravvento.

Gli intellettuali vengono eliminati. E con la scusa di proteggerli vengono schedati.

Le parole difficili vengono prima bandite poi, cancellate.

L'istituzione di un Garante per la semplificazione della lingua italiana e la creazione di una nuova lingua semplice, popolare mi hanno ricordato il distopico "1984" con dei risvolti molto diversi, più tragicomici, e a volte grotteschi.

Inoltre, ho sentito un eco persino di "Faereneith 451".

Non sono mancati momenti di tenerezza lungo il mio viaggio.

Ho conosciuto meglio la protagonista, suo padre e le storie sulla grande Metasequoia.

Torno a casa sazia, ma con un pensiero fisso: fare la torta sefardita di arance e mandorle e poi andare subito in libreria!

Perché ha ragione lui quando afferma che la libreria è il luogo dove gli uomini si sentono meno soli e più simili agli altri.

I libri ci regalano una consapevolezza che qualcuno prima o altri dopo di noi hanno avuto gli stessi pensieri, provato simili emozioni e paure.


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2020

 


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