I coraggiosi saranno perdonati - Chris Cleave
recensione a cura di Connie Bandini
Avere diciotto anni e il
desiderio di servire la patria offrendosi volontaria. Questo è ciò che anima
Mary North, giovane ragazza della Londra del 1939, che spera di essere
assegnata a un incarico che possa contribuire a dare una mano alla sua nazione:
spia, magari. O anche solo ufficiale di collegamento.
In realtà tutto ciò che
ottiene è un ruolo che ricorda vagamente quello di insegnante: viene incaricata
di condurre in campagna un gruppo di alunni, prima che il conflitto vero abbia
inizio. Quando poi viene rimossa dall’incarico, perché poco mansueta e per
nulla docile, vorrebbe un’altra classe, in cui magari far convergere tutti i
ragazzini rimasti in città, perché diversi: quelli più strani o con evidenti
difetti fisici. Oppure quelli di colore.
Anche Tom è rimasto in città
e ha preferito la direzione di un distretto scolastico al lustro della gloria
militare.
Quando Tom e Mary si
incontrano, si tratta dell’unione tra due “kindred spirits”, anime affini che
parlano una comune lingua e vedono il mondo dalla medesima angolazione e
attraverso le stesse lenti.
Tuttavia la vita spesso si
diverte a stravolgere tutto e anche per Tom e Mary le cose si complicano
parecchio.
Un romanzo che parla di
guerra e riesce a farlo con una dose d’ironia e d’amarezza insieme. Una storia
avvincente, che racconta la profondità di un amore vero, che sa combattere
contro la sofferenza e apprezzare le piccole conquiste, quelle che inondano il
cuore di speranza e parlano il linguaggio della comprensione, dell’affetto
reciproco, dell’orgoglio e della fierezza.
Personaggi molto ben
tratteggiati che lasciano il segno e invitano il lettore a riflettere sui
controsensi e l’ambiguità dell’uomo, oltre che sulla consapevolezza di quanto
la vita possa regalare in un istante, e altrettanto rapidamente strappare via.
genere: narrativa
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