Il piccolo principe - Antoine de Saint-Exupery -
recensione a cura di Francesca Simoncelli
“Il Piccolo Principe “ è un racconto scritto da Antoine de
Saint-Exupery a metà del 1900.
Un aviatore, precipitato nel deserto del Sahara, incontra
questo misterioso bambino che proviene da un asteroide lontano.
I due fanno amicizia e il Piccolo Principe inizia a
raccontare al pilota del suo mondo e del viaggio che ha fatto per raggiungere
la Terra.
Incomincia così un'accurata descrizione dei pianeti che il
Piccolo Principe ha visitato prima di atterrare, incontrando su ognuno di essi
un personaggio con una singolare caratteristica: il re, che esige obbedienza;
il vanitoso, che ama essere ammirato; l'ubriacone che beve per dimenticare; il
businessman, che crede di possedere tutte le stelle; il lampionaio, che accende
e spegne i lampioni; il geografo, che, pur scrivendo carte geografiche, non
conosce come è fatto il suo piccolo pianeta. Ognuno di loro è un’allegoria
della vita, perfettamente descritta dagli occhi di un bambino, tanto che, il
Piccolo Principe, alla fine di ogni racconto esclama " Certo che gli
adulti sono veramente bizzarri".
Sul suo asteroide il Piccolo Principe vive insieme ad una
rosa ed un giorno decide di andarsene, perché convinto che ella sia troppo
capricciosa; ma qui sulla Terra incontra una volpe, che gli insegna il valore
dell'amicizia e dell'amore e lui comprende che è il tempo che ha dedicato alla
sua rosa ad averla resa così unica e importante.
Così decide che è arrivato il momento di tornare sul
suo asteroide, dalla sua amata rosa.
L'aviatore è molto dispiaciuto, perché nel Piccolo Principe
ha trovato un caro amico, ma, si sa, anche se la lontananza porta tanta
tristezza, le persone che amiamo, restano comunque sempre dentro il nostro
cuore.
“Il Piccolo Principe” può sembrare una favola per bambini e,
anche se è un racconto adatto ad ogni età, affronta temi profondi come
l'amicizia, l'amore e la morte, diventando così un libro sul senso della
vita.
È attualmente uno dei testi più tradotti al mondo, non solo
nelle lingue ufficiali, ma anche in molti dialetti, pure italiani, come il
romano o il napoletano.
È bello, mentre lo si legge, poter ammirare, per entrare
ancora di più in sintonia con la storia, gli acquerelli originali dipinti
dall'autore stesso, che si trovano tra le pagine del racconto.
Credo che questa breve favola sia un insegnamento per tutti
quelli che hanno dimenticato cosa significa vedere il mondo con gli occhi
meravigliati di un bambino, un libro da leggere e rileggere, ogni volta che la
vita ci mette alla prova e abbiamo bisogno di un amico che ci faccia ritrovare
la giusta prospettiva: il Piccolo Principe ci fa riscoprire che " non si
vede bene che con il cuore: l'essenziale è invisibile agli occhi ".
“E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa a
renderla tanto importante”
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