giovedì 13 febbraio 2025

ADATTARSI

 




AdattarsiC. Dupont Monod -

recensione a cura di Rossella Lombardi


Questa è una storia potente che, nella sua semplicità, ti rimane nel cuore e conduce lentamente a molte riflessioni.

La storia proposta è quella di una famiglia che vive in montagna, alla quale nasce un terzo figlio che ben presto si rivela “inadatto” perché gravemente disabile e destinato ad una breve vita.

La scrittura è efficace e quasi poetica; la struttura narrativa è semplice e funzionale al contenuto. I capitoli sono tre, uno per ciascuno dei protagonisti: il fratello maggiore, la sorella e l’ultimo nato.

A mio parere l’originalità della scelta narrativa, non usuale, è proprio quella di raccontare questa difficile esperienza   dal punto di vista dei figli, evidenziandone le reazioni, le riflessioni e le risorse messe in atto per andare avanti nella propria vita.

E’ originale anche la scelta dell’io narrante che per gran parte del libro sono le pietre che compongono la casa, abitata da questa famiglia e la sua corte. Pietre silenziose che accompagneranno nel tempo la storia dei protagonisti osservandoli, vigilando e registrandone i cambiamenti.

Sia i tre protagonisti che i personaggi secondari (i due genitori e la nonna) non hanno un nome proprio forse per indicare che la storia narrata non è collocata in un tempo e in uno spazio e che potrebbe essere la storia di tutti noi.

Proprio per l’impossibilità di comunicare del bambino disabile, l’autrice ha privilegiato nella narrazione i dati sensoriali: attraverso il tatto, l’olfatto ed il gusto il fratello maggiore, a lui legatissimo e totalmente dedito, offre un’esperienza alternativa di contatto con il mondo ed il piacere della scoperta.

L’autrice ci porta dolcemente ad accompagnare la crescita dei tre fratelli: le loro esperienze adolescenziali, i loro turbamenti, la rabbia, le ribellioni…il loro cammino verso l’adultità.

Il maggiore rimarrà legato al ricordo del fratellino e faticherà a costruire altre relazioni significative. La sorella resterà arrabbiata per molto tempo con la vita perché la nascita del terso figlio le ha tolto le attenzioni, non solo dei genitori ma soprattutto del fratello maggiore, il suo idolo. Bellissimo il rapporto della bambina con la nonna che, attraverso una presenza costante ed affettuosa accoglie e contiene la sua rabbia. Il quarto figlio vivrà sempre con la sensazione di essere “il sostituto“ del fratello disabile, nato prima di lui.

Il testo ci porta a farci numerose domande, fra le quali: chi sono i “non adatti”? i disabili o chi li circonda?  Adattarsi significa adeguarsi?  arrendersi, non reagire? Come ci possono condizionare le relazioni fraterne?

Importante nella storia è la presenza significativa della natura e fondamentale quella della montagna che sovrasta il paese, inamovibile, possente ed indifferente.  Nella storia i ragazzi andranno spesso a camminare in montagna per stare insieme, riflettere, sfogarsi e trovare più coraggio. Essa rappresenta forse anche il grosso e difficile problema che questa famiglia si è trovata ad affrontare.

Nel racconto, a mio parere, i grandi assenti sono la comunità del paese, i servizi sociali, la scuola… che non affiancano per nulla questa famiglia in difficoltà.

Questo è un piccolo libro di grande profondità che ci interroga e ci suggerisce uno sguardo diverso e più attento.


genere: narrativa

anno di pubblicazione: 2022  

 


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