Storie vere o immaginate – Grazia Fassio Surace -
recensione a cura di Francesca Simoncelli
“Storie vere o immaginate” è un libro che si articola in 14
racconti, nei quali la donna è la protagonista assoluta.
Vita di donne diverse, dove il filo conduttore sono i
sentimenti: dolore, sofferenza, perdita, violenza, infelicità, delusione.
Questo libro parla di donne che non hanno trovato il
coraggio necessario per cambiare vita, ritrovandosi ad accontentarsi di
un'esistenza mediocre ed insipida.
Ma parla anche di donne che, invece, quel coraggio hanno
scoperto di averlo, tra mille dubbi e incertezze.
In alcune storie di questa raccolta mi sono ritrovata: le
emozioni delle protagoniste erano uguali alle mie; in altre, invece, c'erano
raccontate le paure che accompagnano la mia esistenza.
Sono storie brevi, alcune avrei voluto fossero più
dettagliate, avrei voluto conoscere meglio le donne descritte.
Il linguaggio è scorrevole, ma non per questo semplicistico,
anzi l’ho trovato piacevolmente ricercato.
Il racconto, che più ha lasciato un segno dentro di me,
parla di una ragazza che per tutta la vita ha fatto qualsiasi cosa per
compiacere gli altri, annullando sè stessa, per poi rendersi conto di essere
considerata una nullità, non solo agli occhi degli altri, ma anche ai suoi,
perché nel tentare di accontentare chi ci è accanto, spesso perdiamo la nostra
identità.
Chi ci ama veramente non ci vuole diversi da come siamo, ci
apprezza per le nostre unicità, e non tenta di controllare la nostra vita,
perché il rispetto è la forma di amore più pura.
Questo libro mi ha emozionata in diversi modi, facendo
affiorare ricordi e timori.
Grazia Fassio Surace, autrice per me finora sconosciuta, si
è rivelata un’interessante scoperta.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2024
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