L’ultima cosa bella sulla faccia della terra – Michael Bible
–
recensione a cura di Francesca Tornabene
"Alla base di tutto c'era la Costante. Il tempo e la
migliore amica del tempo, la transitorietà. La bellezza e la tragicità di un
fiore di corniolo che cade...ho deciso che le mie ultime parole saranno
queste...su come alla fine la vita ci tradisce tutti".
Il titolo è stato come una calamita per me. L'incipit è
stato folgorante. Il finale un tuffo nel cuore dell'animo umano.
Una scrittura asciutta. Stringata. Incisiva. Intensa.
Poetica.
Ho fatto un viaggio lungo 135 pagine ad Harmony per
conoscere Iggy, i protagonisti di questo romanzo e capire cosa nasconde quel
titolo così enigmatico.
"L'ultima cosa bella sulla faccia della terra" è
la storia disturbante di un mancato suicidio che si trasforma nell'omicidio di
25 persone.
La storia è suddivisa in quattro parti che scandiscono il
tempo della vicenda: Harmony, Iggy, Faber e Nuvola.
Il fulcro del racconto è la ricerca di un posto nel mondo di
anime fragili, sfortunate che hanno uno spiccato talento per i guai e
l'autodistruzione.
È un viaggio nel dolore umano annebbiato da antidolorifici,
droghe, alcol e dalla "Costante" (un oscuro morbo che opprime e
infetta l'intero universo).
C'è tutto. Il male di vivere, la paura, l'amore, l'amicizia,
la perdita, la noia, l'incapacità di vivere.
È la ricerca delle motivazioni di un gesto estremo e folle
che non trova spiegazione.
È il tentativo di opporsi al male con tutte le sue forze. O
usando le parole del libro "il sentirsi banditi dal paradiso e relegati
nel mondo della vita e della morte".
È il disperato vivere nei ricordi di un condannato a morte.
La poesia di questo romanzo mi ha trascinata in una realtà
assurda, dolorosa.
Un luogo in cui, nonostante tutto, l'animo umano rimane
connesso, radicato, legato alla natura, all'universo e al tempo.
Eppure in mezzo a tutto questo dolore, alla follia umana,
un'immagine melanconica e dolcissima ha accompagnato la mia lettura fino alla
fine.
Così tanto da cercare sul web quell'immagine della fioritura
del corniolo e le sue leggende.
Ho trovato connessioni con la costruzione del cavallo di
Troia, riferimenti alla passione di Cristo e infine con le usanze asiatiche in
occasione della nascita o della morte.
Torno a casa estasiata per la bellezza senza tempo di questo
libro. Sogno nuove chiavi di lettura. Mi perdo dentro la sua poesia e il
significato di ogni singola parola che ho letto.
Poi, prima che finisca la sua magia...scelgo un altro libro
da leggere e attendo.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2023
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