Come brace coperta - Alice Malerba -
recensione a cura di Connie Bandini
Acqua
e fuoco sono i due elementi della natura che dominano il romanzo di Alice
Malerba, autrice torinese residente in Svizzera.
Si
comincia con l’acqua, quella infida e sporca di fango che si insinua sotto le
porte di casa e nelle vite degli abitanti del Polesine che, nell’autunno 1951,
vedono i loro sogni e il frutto dei loro sacrifici sommersi da una spessa
patina melmosa.
Si
tratta di un evento di cui a lungo si è parlato nel nostro Paese, un’alluvione
che trascina con sé speranze e futuro di un’intera popolazione e la lascia nuda
e sconfitta.
Tra
le persone colpite dalla calamità naturale c’è anche Nora, dieci anni al
momento del disastro, che osserva il suo mondo e il suo domani scomparire sotto
una coltre appiccicosa e maleodorante, ma non ha alcuna intenzione di restare
immobile a guardare.
Quando,
qualche anno dopo, la sua famiglia, costretta ad arrendersi di fronte a una
terra diventata ormai troppo fragile per consentire una vita dignitosa, parte
per le risaie vercellesi, Nora comprende che le difficoltà cui sta andando
incontro sono forse maggiori rispetto a quelle lasciate: una nuova regione, un
ambiente sconosciuto, un dialetto incomprensibile, la diffidenza dipinta negli
occhi della gente. E poi la risaia, che ancora una volta spinge Nora e la
famiglia a trascorrere ore e ore immersa nell’acqua e nel fango.
Ed è
proprio in questo momento che il fuoco che da sempre è sopito nel cuore della
coraggiosa ragazzina, come brace coperta pronta a divampare, si manifesta e la
guida verso quella libertà e quella indipendenza che Nora pensa di meritare, a
ragione.
Fiera,
combattente, orgogliosa, Nora è una figura splendidamente caratterizzata
dall’autrice, che la rende al lettore in tutta la sua caparbietà e ostinazione.
Attraverso il suo cammino di rinascita Malerba mostra il coraggio, la voglia di
reiventarsi, il desiderio di emanciparsi e il potere incendiario di chi,
animato dalla forza di volontà, è capace di risollevarsi, di fare i conti con
il proprio passato, di voltare pagina e di ricominciare a camminare, magari su
un terreno asciutto.
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2025
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