Dimmi di te – Chiara Gamberale -
recensione a cura di Francesca Simoncelli
Dimmi di te… che fai adesso?
Che ne è stato dell'adolescente delle scuole
superiori?
Come ha fatto quel ragazzo a diventare un
adulto?
Sei riuscito a conciliare i sogni con le responsabilità
della vita reale?
Chiara è una donna confusa, che a 40 anni si ritrova con
tante domande sul senso della vita e su come poter coniugare i desideri con la
praticità.
L'essere diventata madre, l'arrivo inaspettato di sua
figlia, la catapulta in un mondo di doveri e responsabilità, costringendola a
lasciare la sua esistenza vissuta fino a quel momento "alla
giornata", per adattarsi ad una più organizzata, secondo i bisogni di un
bambino.
Tutto questo la manda in crisi e da qui nasce in lei il
bisogno di sapere i suoi ex compagni delle scuole superiori come hanno
affrontato la transizione dall'adolescenza alla maturità.
Decide quindi di contattarli ed intervistarli, chiedendo
loro di raccontare se hanno accettato compromessi, realizzato i loro sogni e
come sono riusciti ad adattarsi alla vita.
Inizia così un viaggio dentro se stessa, attraverso i suoi
ex compagni di scuola.
Con domande mirate o lasciando che i suoi amici le aprono il
loro cuore con rivelazioni inaspettate, scoprirà che per tutti la vita è un
compromesso, che nessuno ha percorso la strada senza mai inciampare o dover
cambiare itinerario, che dover cercare di far stare in equilibrio cuore e mente
è una prerogativa di ciascuno di noi.
Alla fine scoprirà che proprio quella bambina che lei
credeva arrivata al momento sbagliato, la aiuterà a trovare il senso di ogni
cosa.
Ho iniziato questo libro senza sapere cosa aspettarmi; mi è
stato regalato ed è la prima opera che leggo di questa autrice.
Fin dalle prime pagine ho capito che era un romanzo che
avrebbe toccato le corde più intime della mia anima; le domande che si pone
Chiara sono le stesse che tante volte ho pensato anche io: l'inadeguatezza, il
peso delle responsabilità, il sentirsi sempre fuori luogo.
E anche io, come lei, dai miei figli ho imparato, più che
insegnato: con loro sono cresciuta e sto ancora crescendo, in loro vedo la
bellezza del mondo, per loro sento l'importanza di fare alcune scelte.
Leggere questo libro mi ha fatto bene al cuore, lo ha reso
un po' più leggero; ho pensato: "allora non sono la sola a sentirmi
inadeguata in un mondo che corre, mentre a me sembra di non saper neanche
camminare?!”
Chiara scrive limpido, fluido; in queste pagine si sente
tutta se stessa, la sua passione, la fragilità e la forza.
Ho amato e divorato questo libro, perché parla al cuore del
lettore... Perché sembra sia scritto proprio per me!
"A quarant’ anni suonati scoprivo così che
esistono dei momenti, nella vita, che non hanno niente, davvero niente di
romanzesco. Sfugge prima di tutto a noi, il senso della nostra trama
"
genere: narrativa
anno di pubblicazione: 2024
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